giovedì 21 febbraio 2013

Il Polline

Da quest'anno vorrei cominciare a raccogliere anche il polline. Da come ho capito dovrebbe essere abbastanza facile. L'importante è non pretendere di portare via tutto il polline ma lasciagliene un buon 90%. Ciò significa, se la matematica non è un'opinione, che da buon apicoltore, bisogna prenderne un 10%. Come fare a calcolare questa quantità? La risposta è:"Boh?!?!"
Da quello che ho capito girellando sul web, bisogna lasciare l'arnia con la trappola per 3 giorni e per 4 senza. Inoltre sarebbe bene non lasciarla sempre su ma metterla dopo una certa ora al mattino e toglierla alla sera. O almeno, lasciare lo spazio sufficiente per permettere alle api di fare "pulizia": sbarazzarsi dei cadaveri, eliminare pezzi di compagne mutilate, ecc...
Io ho preso questa:
Mi è costata 23,00 euro. Intanto ne ho presa solo una perchè me la sto studiando. Approfitterò poi della fiera di Piacenza, l'Apimell, per vedere se la troverò a un prezzo migliore in quanto sarebbe meglio mettere le trappole tutte insieme in uno stesso apiario, altrimenti le inquiline tendono a spostarsi nelle arnie dove non c'è la trappola perchè fanno meno fatica ad entrare.
Leggendo in giro per la rete, pare che un'arnia faccia anche fino a 50 Kg. di polline all'anno. Un 10% sono già 5 Kg. di polline. Io quest'anno ho preso altre 2 arnie quindi, se riuscirò a far superare bene l'inverno alle mie 3, arriverò ad avere 5 arnie (che bella la matematica!). Mantenendo una rosea visione, potrei arrivare ad avere 25 Kg. di polline a fine stagione. Ciò significa che dovrò mangiare polline mattina e sera per tutto l'anno! Bah! Proviamoci.

martedì 19 febbraio 2013

Pollen Trap

Tanto per farmi un'idea su come funziona una trappola per polline, ho cercato dei video. Questo mi è piaciuto:

lunedì 18 febbraio 2013

Telaino Campero TIT3

Mi sto preparando alla prossima stagione e sto pensando a delle tecniche per fermare l'avanzata del nemico n°1 di ogni apicoltore: la Varroa. Girando per internet e documentandomi su diversi libri ho scoperto che ci sono diversi modi per tenere a bada il numero di questo parassita. Uno di questi è l'utilizzo di un telaino particolare che tutti gli apicoltori conoscono: il telaio TIT3 Campero. La teoria di questo telaino si basa sul fatto che le varroe sfruttano principalmente le celle da fuco per riprodursi. Ora, visto che i fuchi svolgono delle funzioni limitate, si è pensato bene di immolarli sull'altare sacrificale per limitare i danni del parassita. 

Come si vede dall'immagine occorre dividere un telaino normale in diverse sezioni. Quella in alto, posta in orizzontale, rimane fissa, mentre quelle sotto devono essere mobili. Al giorno 1 si inserisce il telaio al centro dell'arnia con una sezione verticale vuota (come in figura). Al giorno sette la prima sezione sarà costruita dalle api e bisogna liberare la sezione 2. Al giorno 14 la prima sezione avrà la covata ricettiva per le varroe, la seconda sarà costruita e si libererà la terza. Al giorno 21 si dovrà asportare la sezione 1 con tutta la covata opercolata, eliminando così anche le varroe in essa contenute; la seconda sezione avrà la covata ricettiva e la terza sarà costruita. Il ciclo riprende: al giorno 21+7 la prima sezione sarà costruita; la seconda andrà eliminata e la terza avrà covata ricettiva. E via così. Il telaino non si applica ai nuclei dell'anno in quanto, da quello che ho capito, non fanno fuchi.
Io ho apportato una modifica al telaio: la parte alta in orizzontale non la tengo chiusa ma ci ho messo delle stecche di legno in orizzontali alla distanza di 9 mm l'una dall'altra. In questo modo evito l'effetto diaframma. 
Ovviamente il telaino Campero non è risolutivo e occorre comunque fare dei trattamenti, ma spero cha aiuti un pò. Inizierò quest'anno ad utilizzarlo e poi riporterò qui i risultati.
Ovviamente se riporto qualche nozione sbagliata, sarei molto contento se venissi corretto. Quindi chiunque abbia ulteriori info è il benvenuto.

venerdì 15 febbraio 2013

Il candito

Ho iniziato abbastanza presto a mettere il candito su una famiglia. Probabilmente devo aver messo i telai con scorte un pò troppo lontano dal glomere, o altro. Comunque quello che voglio dire è che mi sono accorto che il sacchetto di candito ha la malsana abitudine di collassare al centro e di ostruire il foro del nutritore dopo che le api si sono portate avanti con il pranzo; in questo modo si corre il rischio che le api dentro il sacchetto rimangano intrappolate e quelle nell'arnia non riescano a entrarci. Si corre il rischio che muoiano di fame pur avendole nutrite. Ho risolto inserendo degli stuzzicadenti intorno all'apertura nel sacchetto prima di posizionarlo sul foro del nutritore. Mi sono accorto di questa peculiarità in una delle mie visite serali. Purtroppo il tempo a disposizione è quello che è così alla sera verso le 18.30 dopo il lavoro ogni tanto faccio una capatina in apiario per vedere se tutto va bene. Come un ladro, con la torcia elettrica, mi inoltro nel prato al di là del fiume e aprendo solo il coperchio, spio per vedere se stanno mangiando. Finora tutto ok. Poi una volta la settimana, di solito al sabato, passo a controllare il cassetto per vedere se diminuiscono o meno e per contare le varroe. Se la giornata è bella osservo le api che escono per qualche volo di purificazione. 
Alla prossima.

mercoledì 13 febbraio 2013

Primo post

Ciao a tutti. Questo è il mio primo post.
Questo blog non vuole essere una fonte di insegnamenti, anche perchè data la mia scarsa esperienza si correrebbe il rischio di fare danni mettendo in pratica quanto scritto qui. Voglio solo utilizzare questo spazio per mettere giù le mie esperienze per utilizzarle poi nelle prossime stagioni ed imparare dai miei errori. 
Quindi, chiunque leggesse questi post, può sentirsi autorizzato ad esprimere la propria opinione e condividere le proprie esperienze su tutto quello che è questo straordinario mondo dell'apicoltura. 
Speriamo in un 2013 apisticamente parlando migliore del 2012. Poca varroa e molto miele!